DESCRIZIONE
DELL'OPERA
Trattasi
di
una
scultura
rotonda
di
legno
intagliato
e
policromata.
Posta
su
una
croce
di
legno
dorato
e
policromato.
Approssimativamente
le
misure
sono
1,5
m.
di
altezza
e
1,4
m.
di
larghezza
(con
le
braccia
estese).
La
policromia
della
croce
è
a
sfondo
detto
"
tartaruga
marina
"
,
formando
disegni
geometrici.
I
bordi
e
i
controni
sono
dorati.
La
figura
è
attribuita
al'opera
di
Pablo
di
Rosse
,
mentre
per
la
parte
policromatica
a
Pedro
di
Raxis.
Ambedue
appartenevano
ad
una
famiglia
di
pittori
ed
assemblatori.
Pablo
di
Rosse
(1549.-1611?)
fu
il
maestro
della
transizione
del
Rinascimento
al
Barocco
e
fondò
le
basi
del
nuovo
concetto
di
arte
barocca,
quale
creatore
della
scuola
granatina.
Le
sue
sculture
sono
a
carettere
naturalista,
curando
dettagliatamente
il
disegno
ed
il
taglio
dei
capelli.
Le
teste
si
caratterizzano
per
la
forma
quadrata,
la
morbidezza
delle
forme
eed
efficace
è
altresì
la
forza
espressiva;
in
tal
guisa
si
ottiene
una
diretta
comunicazione
tra
il
viso
del
soggetto
riprodotto
ed
i
fedeli.
Nel
trattamento
dei
tessuti
utilizza
ampie
pieghe
.
È
all'inizio
di
quest'epoca
(transizione
dal
Rinascimento
al
Barocco)
che
si
introduve
la
parte
dell'immagine
del
Cristo
come
componente
della
generale
immagine
di
devozione
e
destinata
a
processione.
Il
laboratorio
più
importante
si
insediò
nella
zona
orientale
dell'Andalusia,
e
la
sua
opera
si
divulgò
ampiamente
in
tutta
la
provincia.
STATO
DI
CONSERVAZIONE
SANTISSIMO
CRISTO
Supporti
L'opera
è
realizzata
in
legno
di
pino,
in
un
solo
pezzo,
eccetto
le
braccia.
Le
zone
corrispondenti
alla
schiena
e
glutei
sono
di
legno
vuoto.
Lo
stato
di
conservazione
era
apparentemenmte
accettabile
non
evienziandosi
danni
rilevanti
tali
da
comprometterne
la
stabilità.
L'immagine
è
pervenuta
senza
alcun
tipo
di
supporto,
benché
possano
osservarsi
aggiunte
successive
all'originale.
Essi
sono
visibili
nella
prima
e
seconda
falange
delle
dita
di
entrambe
le
mani
ad
eccezione
dei
pollici.
Come
deterioramento
più
notevole
vi
era
una
crepa
che
percorreva
longitudinalmente
tutto
il
tronco
della
scultura,
dal
lato
sinistro
del
collo,
passando
per
il
centro
del
torso
e
finendo
nel
panno
detto
"
di
purezza
".
Inoltre
si
osservavano
i
seguenti
deterioramenti:
Il
coperchio
della
scatola
della
schiena
era
staccato
all'altezza
della
scapola
sinistra.
La
zona
di
unione
delle
braccia
al
corpo
presentava
una
separazione
provocata
dai
movimenti
ai
quali
era
stata
sottoposta
l'immagine.
Questa
unione
è
rinforzata
da
chiodi
metallici
come
evidenziato
nelle
radiografie.
Presentava
anche
il
distacco
della
prima
falange
del
dito
medio
della
mano
sinistra.
Non
si
è
osservato
nessun
attacco
di
insetti
xilofaghi.
Nella
zona
posteriore
della
testa
appaiono
resti
di
elementi
metallici,
impiegati
probabilmente
per
la
legatura
di
elementi
ornamentali
Cappa
di
preparazione
e
Policromia
La
cappa
originale
di
preparazione
è
magra,
di
mezzo
spessore
e
di
colore
bianco.
Le
zone
stuccate
in
interventi
anteriori
erano
molto
grosse,
superando
i
limiti
delle
lagune.
In
alcuni
zone
la
preparazione
originale
presentava
zone
di
polvere.
Si
osservavano
mancanze
di
preparazione
nelle
piaghe
delle
mani
e
dei
piedi,
apparendo
direttamente
la
policromia
sul
supporto
di
legno.
Alcuni
crepe
erano
riempite
con
cera.
In
quanto
alla
policromia
della
carnagione
si
scoprirono
due
zone
differenti
di
policromia
sovrapposte
all'originali,
oltre
ad
alcuni
ritocchi
che
non
concordano
con
nessuna
di
quelli
fatti
in
precedenza.
Il
"panno
di
purezza"
non
conserva
la
policromia
originale,
essendo
stato
scurito
in
un
precedente
intervento
.
L'ultima
policromia
applicata
alla
scultura
era
di
peggiore
qualità
rispetto
all'originale,
tanto
nel
tono
della
carnagione,
come
negli
ematomi
e
nelle
gocce
di
sangue.
Presentava
distacchi
generalizzati
provocati
dal
pessimo
fissaggio
tra
le
altre
zone
di
policromia.
Fu
invecchiata
con
bitume
di
judea,
dando
come
risultato
una
tonalità
eterogenea,
con
zone
annerite
ed
aspetto
di
sporcizia.
Non
presentava
mancanze.
La
zona
di
policromia
soggiacente
a
questa
era
di
qualità
pessima,
e
di
scadente
esecuzione.
Aveva
una
tonalità
arancione,
essendo
stato
utilizzato
un
colore
rosso
vermiglio
per
il
sangue.
La
policromia
originale
è
quella
che
si
trovava
nel
peggiore
stato
di
conservazione,
presentando
un
30
%
di
perdite,
originate
sia
dal
deterioramento
naturale
dell'immagine,
che
dai
precedenti
interventi
,
perché
per
sistemare
zone
in
pericolo
di
distacco
eliminarono
la
policromia
delle
stessa.
Si
notavano
anche
sfregature,
graffi
ed
usure
nelle
zone
ritoccate
in
questi
interventi
anteriori.
La
sua
tonalità
è
più
verdognola,
assomigliando
a
quella
di
un
corpo
inerte.
Il
sangue
è
ottenuto
con
notevole
realismo.
Zona
di
protezione
La
zona
di
protezione
della
policromia
originale
era
fine
Elementi
aggiunti
L'immagine
di
Cristo
è
unita
alla
croce
mediante
tre
chiodi
di
ferro,
avvitati
.
Sulla
testa
porta
collocata
una
corona
di
spine,
realizzata
in
argento
ed
un'aureola,
anch'essa
d'
argento.
CROCE
Supporti
La
croce
è
realizzata
in
legno
di
pino.
Consta
di
tre
pezzi:
le
due
braccia
ed
il
corpo
centrale.
Il
supporto
presentava
un
importante
attacco
di
insetti
xilofaghi,
benché
essi
avessero
maggiormente
intaccato
soltanto
la
superficie
del
legno.
Si
notavano
anche
piccole
mancanze
originate
dalla
sfregatura
dei
chiodi
di
legatura
dell'
immagine
alla
croce.
Zona
di
preparazione
e
policromia
Presenta
una
zona
di
preparazione
bianca
di
un
certo
spessore.
Tanto
la
zona
di
preparazione,
quanto
la
cappa
di
policromia,
presentavano
piccole
mancanze.
Concordavano
con
gli
orifizi
di
uscita
degli
insetti.
A
parte
questi
difetti,
si
osservavano
piccole
sfregature
e
graffi,
come
deterioramento
della
policromia
stessa.
TRATTAMENTO
APPLICATO
AL
SANTISSIMO
CRISTO
Longitudinalmente
la
crepa
che
percorreva
l'immagine
si
ripulì,
stuccando
e
riepmpiendo
di
cera
e
si
apposero
delle
piastre
sottili
di
legno,
succesivamente
incollate.
Il
pezzo
di
dito
staccato
è
stato
incollato
e
fissato
con
una
spiga
di
legno.
Il
coperchio
del
vuoto
della
schiena
si
alzò
per
accertarsi
l'esistenza
diqqulacje
documento
all'interno
della
tasca,
tale
da
confermare
la
paternità
dell'opera.
Al
etrmine
dell'opera
di
pulizia
si
è
ricollocata
l'
APV
e
le
spighe
di
legno.
Zona
di
preparazione
e
policromia
Per
quel
che
riguarda
la
zona
di
preparazione,
si
sono
eliminati
stucchi
che
coprivano
le
parti
mancanti
e
si
sono
sistemati
quelli
che
si
trovavano
pulvirenti.
Inoltre
si
sono
ripulite
le
zone
di
legno
dove
mancava
la
preparazione
e
la
policromia.
In
quanto
alla
policromia
si
sono
eliminate
le
due
zone
sovrapposte
al
modello
originalei,
dopo
un
studio
con
assaggi
e
con
l'aiuto
delle
radiografie
che
confermavano
la
conservazione
di
gran
parte
di
questa
policromia.
Il
sistema
usato
fu
quello
della
punta
di
bisturi
con
l'aiuto
di
solventi
organici.
Posteriormente
si
è
effettuata
la
pulizia
di
questa
zona
di
policromia
consistente
nell'eliminazione
delle
macchie
dai
resti
di
vernice.
La
reintegrazione
di
colore
si
è
realizzata
tenendo
in
conto
che
si
trattava
di
un'immagine
destinata
al
culto
e
alla
devozione
popolare.
Per
la
reintegrazione
cromatica
del
sangue
si
sono
seguiti
i
resti
che
esistevano.
Le
carnagione
è
stata
rifattacon
tecnica
mista,
secondo
le
specifiche
zone
di
lavoro.
Si
sono
usati
materiali
reversibili:
acquarelli,
e
pigmenti
di
vernice
per
gli
ultimi
ritocchi.
Le
pati
mancanti
sono
state
riempite
con
stucco
di
solfato
di
calcio.
Tutte
questi
reintegrazioni
sono
state
limitate
allo
spazio
mancante,
senza
superare
mai
detta
zona.
Al
"panno
di
purezza",
è
stato
applicato
una
velatura
marrone
con
resina
acrilica
e
pigmento
per
distinguerla
dalla
tonalità
verdognola
delle
carnagione,
dato
che
non
poteva
recuperarsi
la
sua
policromia
originale.
Zona
di
protezione
Sono
state
applicate
varie
cappe
di
risma
acrilica,
in
consioderazioned
el
fatto
che
essendo
un'immagine
dedita
alla
processione,
occorreva
fosse
maggiormente
protetta
dagli
agenti
atmosferici.
TRATTAMENTO
DELLA
LA
CROCE
Supporti
La
prima
operazione
realizzata
fu
la
disinfestazione
del
legno,
mediante
iniezione
di
disinfettante
e
consolidante.
Per
rinforzare
l'effetto
della
disinfestazione,
previamente
a
quell'iniettato
si
sottopose
la
croce
a
bagni
di
vapore
con
lo
stesso
prodotto.
Zona
di
preparazione
e
policromia
Si
è
proceduto
al
riempimento
di
tutti
i
buchi,
mediante
il
sistema
tradizionale
a
base
di
stucco,
realizzato
con
coda
animale
e
solfato
di
calcio.
Una
volta
livellati
si
sono
rifatte
le
cromaticità.
Zona
di
protezione
E'
stata
applicata
una
zona
di
protezione
a
base
di
risma
acrilica.
ELEMENTI
AGGIUNTI
Tutti
gli
elementi
metallici
(chiodi)
sono
stati
puliti
e
protetti
con
prodotto
antiossidante.
La
corona
di
spine
e
l'aureola,
sono
state
anch'esse
pulite.
L'unione
del
Cristo
con
la
croce
si
è
rafforzata
mediante
un
perno
avvitato
che
l'attraversa
e
si
introdurce
nell'
immagine.
NORME
DI
CONSERVAZIONE
Per
una
corretta
conservazione
raccomandiamo
innanzitutto
un'accurata
attenzione
nel
momento
della
pulizia.
Consigliamo
che
l'addetta
adoperi
soltanto
dei
piumini,
senza
utilizzare
mai
acqua
né
detergenti
o
prodotti
abrasivi
che
possono
danneggiare
la
policromia
della
scultura.
Un
altro
punto
molto
importante
che
speriamo
si
realizzi
è
la
manipolazione
dell'opera,
specialmente
quando
essa
sfila
in
processione;
se
sottoposta
a
movimenti
bruschi,
si
potrebbe
in
tal
guisa
accellerarne
il
deterioramento,
provocando
la
comparsa
di
crepe
e
destabilizzandola
strutturalmente.
Raccomandiamo
di
mantenere
la
scultura
in
particolari
condizioni
ambientali
,
con
un'umidità
relativa
non
superiore
al
50
%,
mantenendo
una
temperatura
costante
ed
evitando
repentini
cambiamenti
.
Qualora
apparissero
zone
di
umidità
(nella
parte
lignea,
vetri
o
muri
o
soffitto
della
chiesa)
dovranno
essere
repentinamente
eliminati.
RELAZIONE
DI
FOTOGRAFIE